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Omnicanalità: Tutto ciò che c’è da sapere sulla pagina del carrello

I dati di Statista indicano che nel 2022 il commercio elettronico ha raggiunto 5,8 trilioni di dollari. Poiché i siti di e-commerce hanno un ruolo significativo nei percorsi di acquisto dei consumatori, l’esperienza offerta online deve essere attentamente progettata e ottimizzata per condurre alla conversione.

I processi di ordinazione devono quindi essere semplici e fluidi. Per raggiungere questo obiettivo è particolarmente importante prestare attenzione alla pagina del carrello. È infatti un elemento chiave del percorso di e-commerce, e la sua ottimizzazione può ridurre gli abbandoni del carrello, facilitare le transazioni e, di conseguenza, aumentare il fatturato.

Omnicanalità: La fase cruciale della pagina del carrello

Secondo il Baymard Institute – un istituto di ricerca specializzato nell’esperienza del cliente online – solo il 30% delle persone completa i propri acquisti una volta arrivati alla pagina del carrello. Questo fenomeno influisce notevolmente sui tassi di conversione e può essere causato da diverse ragioni:

  • Costi aggiuntivi: Costi di spedizione o tasse troppo elevate sono le principali ragioni per cui i clienti non finalizzano i loro ordini.
  • Tempi di consegna troppo lunghi: In generale, i tempi di consegna si stanno adeguando alle esigenze dei clienti, diventando sempre più brevi. Una consegna entro 5 giorni potrebbe dunque essere difficile da accettare per i clienti in un’epoca in cui Amazon domina con la consegna veloce.
  • Creazione obbligatoria di un account: Dovere creare un account cliente prima di poter completare un ordine è un ostacolo che allunga il processo di acquisto e può spingere i compratori a effettuare i loro acquisti da un concorrente.
  • Mancanza di credibilità del sito: Un sito che non ispiri fiducia dal punto di vista visivo o che abbia pagine con lunghi tempi di caricamento può spingere i clienti ad abbandonare il carrello a favore di un altro sito, percepito come più sicuro.

Tuttavia, i carrelli abbandonati possono essere recuperati:

  • Email di promemoria: I consumatori che hanno un account cliente consentono ai commercianti di inviare email di promemoria. Mentre le email di marketing hanno un tasso di apertura del 15% secondo Mailchimp, Moosend indica che le email di promemoria hanno un tasso di apertura del 45%. Inoltre, Klaviyo specifica che le campagne di 3 email sono ancora più efficaci, rispetto a una singola email, per recuperare i carrelli abbandonati.
  • Retargeting: Ricordare ai clienti i prodotti che hanno abbandonato tramite annunci di retargeting può aumentare i tassi di conversione fino al 150%, secondo uno studio di Motocoms.

Omnicanalità: Cosa fa una buona pagina del carrello?

Un carrello che converte è semplice e ispira fiducia. Questa fiducia deriva da tre elementi: le informazioni presenti sulla pagina del carrello, le interazioni disponibili e l’estetica.

Una pagina del carrello efficace deve essere completa e trasparente, mostrando le seguenti informazioni: quantità, costi e tempi di consegna, modalità di pagamento, opzioni di pagamento rateale, codici promozionali e prezzo finale.

Per essere ancora più coinvolti, i consumatori devono essere in grado di interagire con la pagina del carrello per apportare modifiche dell’ultimo minuto, come modificare il numero di articoli o addirittura eliminarli, inserire un codice sconto o semplicemente salvare il carrello per un momento successivo.

L’aspetto del carrello influisce notevolmente sulla fiducia dei consumatori e incide direttamente sul tasso di abbandono. Pertanto, tutte queste informazioni devono essere presentate in modo chiaro e fluido, senza appesantire la pagina, con colori che facilitino la comprensione attraverso il contrasto.

Un ultimo punto importante è che una buona pagina del carrello deve considerare lo strumento utilizzato durante la visita. Che si tratti di un computer, di un tablet o di un telefono cellulare, la pagina deve essere responsive e adattarsi a tutti gli schermi. Uno schermo più piccolo può influire sull’abbandono del carrello: lo indica per esempio il tasso di abbandono del 73% sui computer e dell’83% sui telefoni, secondo i dati del 2021 di SaleCycle, un’azienda britannica specializzata nel remarketing.

Omnicanalità: Esempio di una pagina del carrello

L’azienda ManoMano utilizza le informazioni fornite dal sistema di gestione degli ordini (OMS) OneStock per ottimizzare la sua pagina del carrello.

Gli elementi rassicuranti sono rapidamente identificabili:

1 – Informazioni sui prodotti: Immagini, quantità, prezzo unitario e prezzo totale, ecc. Questi dati sono necessari per consentire ai clienti di verificare il loro ordine prima della conferma.
2 – Prezzo finale: L’importo totale da pagare deve essere chiaramente visibile e non deve nascondere costi aggiuntivi.
3 – Promessa di Consegna: L’OMS OneStock unifica gli stock del marchio e consente di visualizzare direttamente le opzioni di consegna sulla pagina del carrello. I clienti hanno quindi accesso a informazioni come tempi di consegna e prezzi senza dover arrivare alla fine del loro processo di acquisto, con il risultato di ridurre gli abbandoni del carrello all’ultimo minuto.
4 – Diverse modalità di pagamento sicuro: La pagina del carrello mostra tutte le modalità di pagamento disponibili. Inoltre, la sicurezza online è una questione importante nel settore dell’e-commerce. Specificare che i pagamenti sono sicuri tranquillizza sempre i clienti durante il processo di acquisto.

Chiara, semplice e precisa, la pagina del carrello di ManoMano è un esempio che illustra le pratiche da seguire per offrire una pagina del carrello lineare e coinvolgente.

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